L'iniziativa

 

Il 28APRILE 2019, giornata mondiale della Sicurezza sul Lavoro, segna anche il giorno dello partenza di una ambiziosa e significativa iniziativa di un professionista della sicurezza che percorrerà 1000 km in bicicletta tra alcune delle città italiane dove nel trascorso 2018 si sono verificati infortuni mortali sul lavoro, concludendo il viaggio a MILANO il 17 maggio 2019.

 

Una iniziativa nata per promuovere salute e sicurezza sul lavoro e per non dimenticare chi ha perso la propria vita sul lavoro, 1000 persone ogni anno, solo in Italia. Numeri inaccettabili perché frutto di una cultura sbagliata che presta poca attenzione alla prevenzione e all’adozione di comportamenti e stili di vita sani e sicuri.

 

Tutti abbiamo imparato ad andare in bicicletta da piccoli, prima con le rotelle e poi via via, prendendo coraggio, sempre più liberi con la sensazione di poter raggiugere ogni meta.

 

La meta di questo viaggio è contribuire a sviluppare una “nuova cultura della sicurezza” attraverso la comunicazione, il coinvolgimento, l’aggregazione e l’emozione che solo un grande viaggio può dare, rivoluzionando il modo con cui salute e sicurezza viene comunicato e percepito.

 

Viaggeremo insieme coinvolgendo lungo il tragitto le amministrazioni comunali delle città interessate le quali sono state invitate, tramite canali istituzionali, ad accogliere Domenico Nese con il suo arrivo in bici e ad organizzare e promuovere, nella loro città, un evento sul tema della prevenzione e della salute e sicurezza sul lavoro, insieme alle associazioni di settore, sindacati, familiari delle vittime sul lavoro, professionisti e privati cittadini, in occasione del giorno in cui è previsto l’arrivo nella loro città.

 

La strada che percorreremo in questo CICLOVIAGGIO per le città italiane ci porterà direttamente in quei luoghi dove nell’ultimo anno si sono verificati infortuni mortali, dove saremo accolti dalla gente comune, le istituzioni, le famiglie, i colleghi e gli amici di chi ha perso la vita sul posto di lavoro, per non dimenticare mai la vita spezzata, il dramma familiare e le conseguenze sociali legate alle dinamiche infortunistiche.

 

Alla fine del viaggio raccoglieremo in una piccola pubblicazione, gli aspetti più umani raccolti per strada, le emozioni passate e vissute, le bellezze dei luoghi, la gente, ma soprattutto vi racconteremo il dramma lasciato dalla “vite spezzata”, mettendo in risalto il lato “educativo” di un tragico evento attraverso il racconto delle storie (storytelling), per fissare nelle persone “il ricordo”.

 

Questa è la grande sfida da vincere: sensibilizzare sempre più l’opinione pubblica sul tema della sicurezza sul lavoro, superando la barriera del già visto e del già vissuto, coinvolgendo anche le istituzioni in Italia ed incoraggiare anche i media ad offrire notizie più sostanziali ed approfondite sugli infortuni e le morti avvenute sul lavoro, perché una corretta comunicazione ha una influenza notevole per migliorare le condizioni di salute e sicurezza.

 

Buona vita da Domenico, un felice ambassador del movimento Italia Love Sicurezza, un movimento di persone che sta contribuendo a cambiare la cultura in ambito di salute e sicurezza in Italia, innovando il modo di comunicare questi valori.

 

“La vita è come andare in bicicletta, per mantenere l’equilibrio devi muoverti”

                                                                                                        Albert Einsten

 

april

I media che hanno parlato di questa iniziativa

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